Novità molto importanti dopo la morte di Beppe Vessicchio. Arriva una proposta interessante e da applausi.
Per ovvie motivazioni, la prossima edizione di Sanremo non sarà come quelle precedenti. L’improvvisa morte di Beppe Vessicchio ha sconvolto tutto il panorama musicale nostrano. Compreso tutto ciò che ruota intorno al popolare festival musicale. La notizia in questione è stata infatti accolta con grande tristezza. Non solo dai colleghi del direttore d’orchestra scomparso, ma anche dai fan e dagli utenti presenti in rete. Questi ultimi, dopo quanto accaduto, hanno così deciso di unire le loro forze per presentare una toccante proposta.
Vessicchio e la proposta per il teatro Ariston
Come riportato da Dagospia e da altri argoni di stampa, sul sito Change.org è nata una petizione che propone di intitolare il teatro Ariston al direttore d’orchestra Beppe Vessicchio. Scomparso di recente all’età di 69 anni, era una presenza di grande rilievo per tutto il festival.
Basti pensare che la sua prima apparizione risale al 1990. Sui social, qualche utente ha rincarato la dose proponendo di aggiungere anche il nome di Pippo Baudo, altro volto indimenticabile della conduzione televisiva nostrana.
Nonostante la proposta sia stata accolta con grande entusiasmo dalla rete, soprattutto per via delle discussioni nate su Facebook e dintorni, c’è chi ha voluto mostrare un approccio differente. Molto più intimo e personale.
Le parole di Walter Vacchino
Ad essersi pronunciato su questo argomento è stato Walter Vacchino, proprietario del teatro Ariston. Ai microfoni di Adnkronos, l’uomo ha dichiarato: “Innanzitutto è mancato un amico, una persona che per 26 volte ha fatto parte del Festival. Questo è il momento dell’amarezza, ma soprattutto dell’affetto e del ricordo“.
Non è da escludere che possa essere rivolto un omaggio da parte di Sanremo. Tuttavia, almeno al momento, questa proposta resterà nella sua dimensione di petizione online. Sul suo ricordo di Vessicchio, lo stesso Vacchino ha poi aggiunto: “Lo ricordo con estrema simpatia quando arrivò alla presentazione del mio libro ‘La scatola magica’, portando la sua inconfondibile ironia e il suo sorriso. Il suo ricordo è una carezza all’anima. Lo custodiremo nei nostri cuori, con un applauso che lo accompagni nel suo nuovo cammino“.
